Questa la lettera inviata al Prefetto di Taranto
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Preg.mo
Prefetto
Nei
discorsi dei più qualificati esponenti dello Stato è possibile rinvenire il
senso e il valore che questo Paese assegna alla corruzione.
Nel mio primo giorno al Senato ho
depositato un disegno di Legge contro la corruzione, il voto di scambio, il
falso in bilancio e l’autoriciclaggio. Il Paese non può attendere oltre: la
corruzione ha un costo economico e sociale altissimo, altera il mercato,
deprime gli investimenti e lascia ampi spazi di manovra alla criminalità,
soprattutto in un periodo di crisi profonda come quello che stiamo
attraversando.
Pietro Grasso
Presidente del Senato
17 marzo 2013
La burocrazia è colpa soprattutto
del legislatore. Così come un eccesso di leggi causa la corruzione. Il funzionario interviene in modo capzioso per accelerare o
rallentare un procedimento e la legge gli dà questo potere. Ci si avvale della complessità del
procedimento per intervenire a facilitarlo chiedendo qualcosa in cambio.
Inoltre, alla legislazione nazionale, caratterizzata dall’applicazione
esagerata del garantismo, si è poi aggiunta quella europea. Nei momenti di
crisi economica il fenomeno della corruzione si rafforza. Quando si è in crisi infatti il
governo adotta linee di riallocazione delle risorse, di riduzione e
razionalizzazione delle spese. Nel momento in cui si adottano tali
provvedimenti immediatamente si avviano linee tese ad eludere questo tipo di
impostazione. La corruzione è anche un problema di immagine che mina la
credibilità di un Paese.
Raffaele Squitieri
Presidente Corte dei Conti
20 novembre 2014
Affrontare su larghe basi unitarie
le più gravi patologie di cui il nostro paese soffre. A cominciare da quella
della criminalità organizzata e dell’economia criminale; e da quella di una
corruzione capace di insinuarsi in ogni piega della realtà sociale e
istituzionale, trovando sodali e complici in alto: gli inquirenti romani stanno
appunto svelando una rete di rapporti tra “mondo di sotto” e “mondo di sopra”.
Sì, dobbiamo bonificare il sottosuolo marcio e corrosivo della nostra società.
E bisogna farlo insieme, società civile, Stato, forze politiche senza eccezione
alcuna. Solo riacquisendo intangibili valori morali la politica potrà
riguadagnare e vedere riconosciuta la sua funzione decisiva.
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica
31 dicembre 2014
È
urgente l'esigenza di una lotta alla corruzione che non sia soltanto di tipo
repressivo ma sia tale da impedire, con idonei strumenti preventivi di
controllo, il prodursi di accadimenti che offuscano gravemente l'immagine del
nostro Paese, anche a livello internazionale.
Giorgio
Santacroce
Primo
Presidente della Suprema Corte di Cassazione
23
gennaio 2015
Garantire
la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità.
La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute. La
corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. Divora risorse che potrebbero
essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta esplicazione delle regole
del mercato. Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci.
L’attuale Pontefice, Francesco, che ringrazio per il messaggio di auguri che ha
voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i corrotti: «Uomini di buone
maniere, ma di cattive abitudini». E’ allarmante la diffusione delle mafie,
antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente immuni. Un cancro
pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta
diritti. Dobbiamo incoraggiare l’azione determinata della magistratura e delle
forze dell’ordine che, spesso a rischio della vita, si battono per contrastare
la criminalità organizzata.
Sergio
Mattarella
Presidente
della Repubblica Italiana
3
febbraio 2015
"È
necessario uno scatto culturale" per cambiare l'approccio alla corruzione
alla quale "andrebbe dedicata la stessa attenzione che si è dedicata alla
mafia. Si è sempre pensato, infatti, che la corruzione non danneggi
direttamente la vita dei cittadini. Non è così. Ad esempio contribuisce a
provocare la fuga dei cervelli, perché se non è la meritocrazia ad assegnare
determinati posti, chi non ha la 'raccomandazione' non ha alcuna possibilità di
raggiungere quelle posizioni. Se noi facciamo passare l'idea che questo
fenomeno provoca danni sociali, non meno gravi di quelli provocati dalla mafia,
riusciremo a combatterlo".
Raffaele
Cantone
Presidente Autorità
Nazionale Anticorruzione
5
febbraio 2015
La
scarsa efficienza delle pubbliche amministrazioni, le loro difficoltà
operative, i fenomeni di corruttela vasti e ramificati che quasi
quotidianamente vengono alla luce, impongono la presenza di un giudice
amministrativo forte, indipendente e autorevole.
Giorgio
Giovannini
Presidente
Consiglio di Stato
6
febbraio 2015
L’intrusione
della corruzione e della criminalità organizzata nel tessuto economico e
sociale rimane su livelli intollerabili. Garantire la legalità, anche
attraverso una maggiore efficacia dell’amministrazione della giustizia,
consente il buon funzionamento del sistema produttivo, incoraggia l’attività di
impresa, attrae nel Paese risorse umane e finanziarie.
Ignazio Visco
Governatore
della Banca d’Italia
7 febbraio
2015
Nell’apparato
pubblico la corruzione ha ormai raggiunto un livello di diffusione epidemica
fino ad assumere forme di collusione con organizzazioni malavitose di stampo
mafioso, in settori vitali per l’economia del Paese, come quelli degli appalti
e contratti pubblici, dell’urbanistica ed edilizia, del ciclo dei rifiuti, che
assumono, di conseguenza, la funzione di canale privilegiato di riciclaggio di
ricchezza sporca.
Corrado
Allegretta
Presidente Tar
Puglia
20 febbraio
2015
La corruzione
come l'evasione fiscale non è mai stata combattuta efficacemente, era
tacitamente accettata, non era considerata un reato grave. Per questo la mafia
se ne è servita. E' invece un piombo alle ali della nostra economia. La corruzione
è uno strumento tipicamente mafioso che non riguarda purtroppo solo la Pubblica
Amministrazione, ma riguarda la politica e l'economia. La corruzione è un
fenomeno di sistema come l'evasione fiscale. E' assolutamente dilagante perché
è stato un fenomeno per troppo tempo tollerato, in qualche modo giustificato e
quindi non efficacemente contrastato né a livello giudiziario né a livello di
prevenzione. Corruzione, criminalità economica e criminalità mafiosa sono tre
facce di un'unica realtà. La criminalità mafiosa trae costante alimento dalle
prime due. Ma se, negli ultimi venti anni si è fatto molto contro la
criminalità mafiosa, sia pure in chiave emergenziale e per reagire alla
esplosione di violenza stragista del 1992-93, il contrasto alla corruzione e
alla criminalità economica non è mai entrato nelle strategie e negli obiettivi
di alcun governo. Al contrario, vi è stato un deciso arretramento su questo
fronte quando sono state assicurate ampie prospettive di impunità per il falso
in bilancio, che è la premessa di ogni accumulazione di denaro nero finalizzato
al pagamento delle tangenti a politici e mafiosi e, quindi, rinunciando a uno
strumento indispensabile per il controllo sulla trasparenza in campo economico
e imprenditoriale.
Franco Roberti
Procuratore
nazionale Antimafia,
24 febbraio
2015
Nei giorni più recenti c’è stato un intensificarsi di queste
dichiarazioni, tutte improntate ad un sentimento di grande preoccupazione. Se è vero che c’è unanime consenso nel
condannare la corruzione è anche vero che mai come in questi ultimi tempi essa
continua a diffondersi. Per questa ragione è nato il nostro Comitato di Consapevolezza Civica per il
contrasto alla corruzione e alle illegalità. Si tratta di un gruppo di
cittadini che intende contrastare il malcostume che frena l’economia, toglie
speranze e occupazione ai giovani, fa arretrare la meritocrazia, toglie vigore
alla nostra democrazia. Proprio quest’ultimo punto preoccupa alla stregue dei
gravi danni prodotti al sistema economico. È certo che in un solido regime
democratico, nel quale ai cittadini venga offerta la possibilità di un
controllo qualitativamente migliore, i rischi di una diffusa corruttela sono
minori. Intanto perché maggiori informazioni e sistemi di controllo
metterebbero i cittadini in condizione di non rieleggere più i corrotti. Oggi,
purtroppo, il sistema elettorale allo studio, strappa una quota di eletti al
controllo popolare. Per dirla con Terry
M. Moe della Stanford University, la corruzione finisce per corrompere anche il
sistema politico e informativo. La grave crisi economica ci spinge
però a correre urgentemente ai ripari di un sistema economico ancora oggi senza
chiare politiche industriali, ambientali e socio-economiche in generale. Un
sistema nel quale proprio per l’assenza di serie programmazioni è maggiore la
discrezionalità degli amministratori. I
tempi burocratici per l’avvio di un’attività commerciale sono l’emblematico
esempio della discrezionalità quale porta d’accesso alla corruzione. La
benefica concorrenza tra aziende che offrono i medesimi servizi viene
sostanzialmente annullata dalla corruzione. Così il maggior impegno aziendale
diventa la cura delle relazioni con i politici e gli amministratori piuttosto
che la ricerca e l’innovazione tecnologica e organizzativa. Studi ad hoc hanno
dimostrato come la corruzione abbia un impatto negativo sui livelli dei redditi.
Tutto
questo ci porta a chiedere con forza quanto abbiamo indicato nel primo
manifesto di questo Comitato:
-
rotazione dei dirigenti nei settori particolarmente esposti alla corruzione
e misure per prevenire sovrapposizioni di funzioni e cumuli di incarichi anche
nei casi di tentato reato;
-
rendere noto ai cittadini la destinazione delle risorse economiche erogate
con la dettagliata indicazione dei destinatari;
-
l’allontanamento dai pubblici uffici di coloro che sono stati condannati,
anche soltanto con sentenza non ancora passata in giudicato, per i reati
commessi nell’esercizio delle proprie funzioni;
-
rendere di facile accesso ogni determina e delibera adottata, nonché i
verbali di Consiglio e di Giunta.
-
il sindaco e ogni assessore diano vita a una pagina facebook per
interloquire con i cittadini e ascoltarne le proposte;
-
la diffusione delle riunioni di Consiglio mediante diretta televisiva o
streaming;
-
si predisponga un elenco di cittadini, estratti a sorte dalla lista dei
Presidenti di seggio, che a rotazione facciano parte delle Commissioni di
Trasparenza, e degli Organi di Valutazione e di Controllo;
-
una più attenta valutazione delle segnalazioni dei cittadini con
particolare attenzione alle situazioni disfunzionali, con l’obbligo da parte
dell’OIV di valutare la possibilità di inserire la stessa nel fascicolo
personale del dipendente;
-
si disponga una adeguata campagna informativa per la realizzazione del
Bilancio Partecipato;
-
il capitolato d’appalto di ogni intervento di edilizia pubblica e privata
venga diffuso tra i residenti della zona perché abbiano a valutarne l’impatto
ambientale e architettonico;
-
una commissione composta da cittadini e tecnici esterni all’Amministrazione
valuti la congruità dei costi delle opere pubbliche e delle successive
varianti.
Per queste ragioni Le chiediamo un incontro per
rappresentarLe le finalità del nostro Comitato e le situazioni borderline nelle
quali sarebbe auspicabile un Suo intervento.
Distinti saluti
Per il
Comitato
Giovanni
Matichecchia