Per avere un'idea del peso della corruzione in Italia
L’intrusione
della corruzione e della criminalità organizzata nel tessuto economico e
sociale rimane su livelli intollerabili. Garantire la legalità, anche
attraverso una maggiore efficacia dell’amministrazione della giustizia,
consente il buon funzionamento del sistema produttivo, incoraggia l’attività di
impresa, attrae nel Paese risorse umane e finanziarie.
Ignazio Visco
Governatore
della Banca d’Italia
7 febbraio
2015
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La
scarsa efficienza delle pubbliche amministrazioni, le loro difficoltà
operative, i fenomeni di corruttela vasti e ramificati che quasi
quotidianamente vengono alla luce, impongono la presenza di un giudice
amministrativo forte, indipendente e autorevole.
Giorgio
Giovannini
Presidente
Consiglio di Stato
6
febbraio 2015
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"È
necessario uno scatto culturale" per cambiare l'approccio alla corruzione
alla quale "andrebbe dedicata la stessa attenzione che si è dedicata alla
mafia. Si è sempre pensato, infatti, che la corruzione non danneggi
direttamente la vita dei cittadini. Non è così. Ad esempio contribuisce a
provocare la fuga dei cervelli, perché se non è la meritocrazia ad assegnare
determinati posti, chi non ha la 'raccomandazione' non ha alcuna possibilità di
raggiungere quelle posizioni. Se noi facciamo passare l'idea che questo
fenomeno provoca danni sociali, non meno gravi di quelli provocati dalla mafia,
riusciremo a combatterlo".
Raffaele
Cantone
Presidente Autorità
Nazionale Anticorruzione
5
febbraio 2015
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Garantire
la Costituzione significa affermare e diffondere un senso forte della legalità.
La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute. La
corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. Divora risorse che potrebbero
essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta esplicazione delle regole
del mercato. Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci.
L’attuale Pontefice, Francesco, che ringrazio per il messaggio di auguri che ha
voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i corrotti: «Uomini di buone
maniere, ma di cattive abitudini». E’ allarmante la diffusione delle mafie,
antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente immuni. Un cancro
pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti.
Dobbiamo incoraggiare l’azione determinata della magistratura e delle forze
dell’ordine che, spesso a rischio della vita, si battono per contrastare la
criminalità organizzata.
Sergio
Mattarella
Presidente
della Repubblica Italiana
3
febbraio 2015
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