Ieri è stato inviato alla stampa questo comunicato. In precedenza era stato inviato a tutti i componenti il gruppo per eventuali integrazioni e modifiche.
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La settimana scorsa
questo Comitato Comitato di Consapevolezza Civica per il contrasto alla
corruzione e alle illegalità ha indirizzato al Prefetto, Umberto Guidato, una missiva di questo tenore: Preg.mo
Prefetto dott. Guidato, una attenta lettura del comma 42, lettera L del 1°
articolo della legge 190 del 6 novembre 2012, che va ad integrare l’art. 53 del
decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, ci induce a ritenere poco
opportuno il conferimento dell’incarico di direttore generale al direttore generale
uscente dell’Azienda Unità Sanitaria Locale. La ratio della legge è quella di
evitare che chi ha svolto funzioni autoritative o negoziali possa già in tale
veste aver orientato scelte aziendali per favorire un proprio successivo
inserimento. In buona sostanza la legge cerca di scongiurare possibili
conflitti di interesse. Questo Comitato di Consapevolezza Civica per il
contrasto alla corruzione e alle illegalità auspica una Sua attenta valutazione
della fattispecie per assumere i conseguenziali provvedimenti del caso ove ne
sussistano i presupposti. Per la correttezza cui vogliamo informare le
relazioni tra il Suo Ufficio e questo Comitato, Le comunichiamo che intendiamo
inviare, a breve, il contenuto di questa missiva anche agli organi di informazione.
Questo Comitato
intende pertanto riproporre pubblicamente il contenuto di queste missive
preoccupato del diffuso costume che va diffondendosi tra i dirigenti della cosa
pubblica i quali trovano facile collocazione nelle strutture private in
precedenza monitorate in osservanza di compiti istituzionali. A ridare slancio
a queste preoccupazioni è anche il discorso del neoeletto Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella: Garantire la Costituzione significa affermare e diffondere un
senso forte della legalità. La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono
priorità assolute. La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. Divora
risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta
esplicazione delle regole del mercato. Favorisce le consorterie e penalizza gli
onesti e i capaci. L’attuale Pontefice, Francesco, che ringrazio per il
messaggio di auguri che ha voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i
corrotti: «Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini». E’ allarmante la
diffusione delle mafie, antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente
immuni. Un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e
sopraffazioni, calpesta diritti. Dobbiamo incoraggiare l’azione determinata
della magistratura e delle forze dell’ordine che, spesso a rischio della vita,
si battono per contrastare la criminalità organizzata.
Allo stesso Prefetto ci siamo rivolti, ma questa volta in indirizzo vi erano
anche il Sindaco di Massafra e Presidente della Provincia, l’Autorità
Anticorruzione nonché il Segretario Comunale di Massafra, anche per le
situazioni che è possibile osservare in quel Comune. Questa la lettera: Facendo seguito alla nostra missiva del 21 gennaio 2015,
questo Comitato di Consapevolezza Civica per il contrasto alla corruzione e
alle illegalità intende segnalare la preoccupazione che hanno i cittadini circa
il problema della legalità e dei rischi di corruzione. Purtroppo codesta
Amministrazione è già incorsa in episodi che hanno destato un certo allarme per
la tenuta della legalità nell’operato di qualche funzionario. La Magistratura
si è occupata del caso. I giornali ne hanno parlato. Ci riferiamo a dirigenti
che hanno cercato di favorire un’azienda per la raccolta dei rifiuti in danno
di altre. Tale comportamento preoccupa molto la cittadinanza per il pericolo,
concreto, che possa trattarsi di costume più che di casi isolati. Come saprà la
corruzione è il principale fattore di freno alla crescita del Paese. Il
primo presidente della Cassazione, Santacroce, ha aperto l'anno giudiziario con
queste parole: l'Italia è offuscata dalla corruzione. È per questi motivi che
le chiediamo di verificare la possibilità di destinare i dirigenti coinvolti in
queste vicende ad altri incarichi nei quali non abbiano la possibilità di
inquinare il corretto decorso degli atti della pubblica amministrazione. In verità il Segretario Comunale ci
ha risposto rassicurando con queste parole: comprendo le preoccupazioni che
attanagliano i cittadini Italiani in questo periodo di crollo dei valori morali
e di buona amministrazione, ma tengo a precisare che cerco di fare del mio
meglio in qualità di Responsabile della Prevenzione della
Corruzione ed è per questo che voglio rassicurarvi sul fatto che, a
seguito della sentenza di condanna in primo grado dei due dirigenti
tecnici per Tentato Abuso (Il Reato tentato non è ritenuto dall’ANAC fra
quelli per cui il Dlgs 39/13 prevede l’inconferibilità delle funzioni
dirigenziali ) tutte le competenze in materia di smaltimento, raccolta e
conferimento dei rifiuti solidi urbani sono state affidate provvisoriamente
alla dott.ssa Latagliata prima e in via definitiva al comandante Zingarelli
dopo, con appositi decreti sindacali.
Nessuno nega che ci possa essere la volontà di non osservare la legge. È
però quanto meno strano che l’Amministrazione comunale si carichi dell’onere di
assumere a carico dell’Ente le spese legali relative al procedimento penale di
tre dipendenti che, rinviati a giudizio, non solo non vengono sottoposti a
procedimento disciplinare ma rimangono al loro posto, nella propria stanza, con
compiti nominalmente diversi ma sempre e comunque in relazione di lavoro con
l’azienda che li ha denunciati di illecito nell’affidamento e gestione di
pubblici appalti. In materia di contratti
e concorsi il buon senso consiglierebbe di allontanare da ogni posto di
responsabilità, da ogni funzione autoritativa e negoziali quei dirigenti che
senza aver consumato il reato, lo abbiano comunque tentato. Insomma il bisogno
di trasparenza e di rigore che chiedono i cittadini trova realizzazione già
nell’opera di prevenzione che deve attuare un amministratore solerte. Se poi
qualche dirigente ha già commesso un tentativo di reato non siamo più nel campo
della prevenzione ma dell’illecito che va comunque sanzionato con
l’allontanamento da ogni posto di responsabilità. Questo
Comitato si è dotato di un blog (http://consapevolezzacivica.blogspot.it/) nel quale è possibile rinvenire
obbiettivi e valori per i quali un gruppo di cittadini è impegnato. Ogni
comunicazione può essere indirizzata a cittadiniconsapevoli@virgilio.it
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